SOGGIORNO E LAVORO DEGLI STRANIERI NELLA REPUBBLICA DI CROAZIA - cittadini di Stati terzi

DOMANDE E RISPOSTE

Un soggiorno di breve durata è un soggiorno di un cittadino di un paese terzo per un massimo di 90 giorni su un periodo di 180 giorni sulla base di un visto o senza visto nel territorio di qualsiasi Stato membro Schengen. Sull’alloggio di un cittadino di un paese terzo per un soggiorno di breve durata nella Repubblica di Croazia si applica la registrazione da parte della persona fisica o giuridica che ha fornito l’alloggio al cittadino di un paese terzo entro un giorno dall’arrivo del cittadino di un paese terzo e la registrazione da parte del cittadino di un paese terzo entro due giorni dal suo ingresso nella Repubblica di Croazia o dal cambiamento del suo alloggio.  Un cittadino di un paese terzo che ha l’obbligo di possedere un visto può soggiornare per un massimo di 90 giorni su un periodo di 180 giorni, a partire dal primo giorno del ingresso nel territorio di qualsiasi Stato membro dello spazio Schengen.

Cittadino di un paese terzo che è proprietario di un appartamento / di una casa per le ferie può notificare il suo soggiorno breve anche alla comunità turistica per sé stesso e per i suoi amici / parenti per mezzo del sistema di e-visitor.

Soggiorno di breve durata deve essere notificato presso la Direzione di Polizia ovvero presso la Stazione di Polizia competente secondo il proprio luogo di residenza del cittadino di paesi terzi o presso un’agenzia di viaggi.

Il modulo prescritto per la notifica del soggiorno di breve durata (Modulo 16a)

 

Il soggiorno temporaneo è il soggiorno di un un cittadino di un paese terzo fino a un anno, e può essere concesso allo scopo di ricongiungimento familiare, convivenza, istruzione di livello secondario superiore e universitario, ricerche, motivi umanitari, per il lavoro di un lavoratore distaccato o ad altri scopi.

Il soggiorno temporaneo a scopo di lavoro viene concesso quale permesso di soggiorno e di lavoro.

 

Domanda di permesso di soggiorno temporaneo (Modulo 1a)

Domanda di concessione del permesso di soggiorno e lavoro (Modulo 2a)

Permessi di soggiorno e lavoro

Un cittadino di un Paese terzo al quale, per l’ingresso nella Repubblica di Croazia, non è necessario il  visto, può presentare  una domanda di permesso di soggiorno temporaneo presso una missione diplomatica / presso un ufficio consolare della Repubblica di Croazia o presso una Direzione di Polizia / una Stazione di Polizia secondo il luogo previsto di soggiorno, la sede del datore di lavoro o luogo di lavoro.

Il cittadino di un Paese terzo al quale per l’ingresso nella Repubblica di Croazia è necessario un visto, presenta la domanda presso una missione diplomatica / presso un ufficio consolare della Repubblica di Croazia.

Eccezionalmente, i cittadini di Paesi terzi per i quali per l’ingresso in Croazia è necessario il visto possono presentare la domanda di permesso di soggiorno provvisorio anche presso una Direzione di Polizia / una Stazione di Polizia qualora:

  • è membro di un nucleo familiare di un cittadino croato,
  • è convivente ufficiale o informale di un cittadino croato,
  • vengano per lo studio presso un istituto di istruzione di livello superiore con lo status di studente regolare a livello di pre-laurea, laurea e post-laurea nonché un membro del suo nucleo familiare,
  • sono ricercatori scientifici che giungono sulla base di un contratto di ospitalità
  • è membro di un nucleo familiare di un cittadino di un paese terzo di cui ai punti 3 e 4,
  • richiede un permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari,
  • è un familiare del titolare della Carta Blu UE.

Il permesso di soggiorno temporaneo verrà concesso allo cittadino di un paese terzo qualora egli soddisfi le seguenti condizioni:

  1. abbia dimostrato lo scopo del suo soggiorno temporaneo;
  2. sia in possesso di un valido documento di viaggio;
  3. sia in possesso di mezzi per il proprio sostentamento e per il sostentamento dei membri della sua famiglia;
  4. sia in possesso di un’assicurazione sanitaria;
  5. non gli sia stato vietato l’ingresso e il soggiorno nella Repubblica di Croazia
  6. la domanda per il primo permesso di soggiorno temporaneo deve essere accompagnata dalla prova che non è stato condannato per reati dal suo paese di origine o dal paese in cui ha risieduto per più di un anno immediatamente prima di arrivare nella Repubblica di Croazia, a meno che il distaccato il lavoratore utilizza la mobilità da un altro Stato membro del SEE
    non vi è alcun divieto di ingresso nella Repubblica di Croazia e di soggiorno nella Repubblica di Croazia o è stato emesso un avviso nel SIS al fine di vietare l’ingresso e
  7. non rappresenti un pericolo per l’ordine pubblico, la sicurezza nazionale e la salute pubblica.

Soggiorno permanente può essere rilasciato al cittadino di paesi terzi che fino alla data di presentazione della domanda ha cinque anni di ininterrotto soggiorno temporaneo, asilo o protezione sussidiaria nella Repubblica di Croazia (ripetute interruzioni fino a 10 mesi in totale o una singolare interruzione fino a 6 mesi non è considerata un’interruzione). Al momento della decisione sulla domanda di concessione del permesso di soggiorno permanente al cittadino di paesi terzi deve essere concesso il soggiorno temporaneo, asilo o protezione sussidiaria nella Repubblica di Croazia.

Il permesso di soggiorno permanente verrà concesso allo straniero qualora soddisfi le seguenti condizioni:

  • che sia in possesso di un valido documento di viaggio;
  • che sia in possesso di mezzi per il proprio sostentamento e per il sostentamento dei membri della sua famiglia;
  • che sia in possesso di un’assicurazione sanitaria;
  • che conosca la lingua croata e la scrittura latina,
  • che non rappresenti un pericolo per l’ordine pubblico, la sicurezza nazionale o la salute pubblica.

Domanda di concessione del permesso di soggiorno permenante (Modulo 1a) è tenuto a presentare presso la Direzione di Polizia / la Stazione di Polizia competente secondo il luogo di residenza del cittadino di paesi terzi.

Modulo 1a

Può essere concesso un soggiorno permanente al cittadino di un paese terzo che sia:

  1. un familiare o convivente di un cittadino croato a cui, fino al giorno della presentazione della domanda, è stata concessa la residenza temporanea per un periodo continuativo di quattro anni ai fini del ricongiungimento familiare o della convivenza,
  2. un membro del popolo croato con o senza cittadinanza straniera che dimostra il suo status con un certificato dell’amministrazione statale responsabile dei rapporti con i croati al di fuori della Repubblica di Croazia. È stato accertato che è tornato con l’intenzione di vivere permanentemente nella Repubblica di Croazia e fino al giorno della presentazione della domanda gli è stata concessa la residenza temporanea per un periodo continuativo di tre anni,
  3. fino al giorno della presentazione della domanda gli era stata concessa la residenza temporanea per tre anni consecutivi, ed era rifugiato da almeno dieci anni, come risulta da un certificato dell’amministrazione statale preposta all’alloggio,
  4. un figlio minore a cui è stata concessa la residenza temporanea ai fini del ricongiungimento familiare per un periodo continuativo di tre anni fino al giorno della presentazione della domanda di residenza permanente, e uno dei genitori ha ottenuto la residenza permanente o di lungo periodo,
  5. ha risieduto nella Repubblica di Croazia l’8 ottobre 1991 ed è beneficiario di un programma di rimpatrio o ricostruzione o alloggio, come attestato da un certificato dell’amministrazione statale responsabile dell’alloggio e dichiarato rientrato con l’intenzione di vivere permanentemente nella Repubblica della Croazia, con l’obbligo di presentare la prova dell’impunità dal paese di origine o dal paese in cui ha soggiornato per più di un anno immediatamente prima di arrivare nella Repubblica di Croazia
  6. figlio minorenne residente nella Repubblica di Croazia:
    – il cui uno dei genitori, al momento della nascita del bambino, ha una residenza permanente o di lungo periodo riconosciuta con il consenso dell’altro genitore,                                                                                                        – il cui uno dei genitori, al momento della nascita del bambino, ha ottenuto la residenza permanente o di lungo periodo nella Repubblica di Croazia, e l’altro genitore è sconosciuto, deceduto, dichiarato deceduto,     privato delle cure parentali o in tutto o in parte privato della capacità giuridica in materia di cure parentali
  7. è nato nella Repubblica di Croazia e ha vissuto nel territorio della Repubblica di Croazia dalla nascita, ma per giustificati motivi sui quali non poteva influenzare, non aveva una residenza regolamentata.

La domanda di permesso di soggiorno permanente (Modulo 1a) è presentata all’amministrazione/commissione di polizia competente per il luogo di residenza del cittadino di paese terzo e la domanda è decisa dal Ministero dell’Interno.

La carta blu dell’Unione Europea è il permesso di soggiorno e di lavoro per un cittadino di uno Stato terzo che è lavoratore altamente qualificato, ed essa, nello stesso tempo, rappresenta un permesso di soggiorno temporaneo e di lavoro nel territorio statale della Repubblica di Croazia. La carta blu dell’Unione Europea viene rilasciata sotto forma di permesso di soggiorno biometrico. Un cittadino di un Paese terzo al quale è stata rilascia una carta blu dell’Unione Europea può lavorare nella Repubblica di Croazia solamente nei lavori per i quali gli è stato rilasciato il permesso di soggiorno e di lavoro, e solamente presso quel datore di lavoro con il quale ha stabilito un rapporto di lavoro. Il titolare di carta blu dell’Unione Europea che nei primi due anni di soggiorno nella Repubblica di Croazia cambia il datore di lavoro, entro otto giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro con il primo datore di lavoro è tenuto a presentare presso la Direzione di Polizia ovvero presso la Stazione di Polizia competente la domanda di concessione della carta blu dell’Unione Europea.

Alla scadenza del periodo di due anni il titolare di carta blu dell’Unione Europea è tenuto a notificare la Direzione di Polizia o la Stazione di Polizia competente del cambiamento di lavoro entro otto giorni dalla data del cambiamento di lavoro e presentare il nuovo contratto di lavoro con il nuovo datore di lavoro, e la nuova carta blu dell’Unione Europea è valida fino alla scadenza.

Il lavoratore altamente qualificato ed il cittadino dei paesi terzi è tenuto a presentare una domanda per la concessione di un permesso di soggiorno e di lavoro presso una missione diplomatica ovvero ufficio consolare della Repubblica di Croazia, oppure presso una Direzione di Polizia / una Stazione di Polizia secondo il luogo di soggiorno previsto tramite il modulo 4a.

Le condizioni per il rilascio della Carta Blu UE sono le seguenti:

  • Condizioni di cui alla Sezione 5;
  • Contratto di lavoro corrispondente per lo svolgimento dei lavori del lavoratore altamente qualificato della durata temporale di almeno un anno, stipulato con il datore di lavoro che ha la propria sede nella Repubblica di Croazia (nel contratto di lavoro allegato deve essere indicato anche lo stipendio mensile per una somma che non deve essere inferiore di 1,5 stipendi annuali lordi medi secondo i dati comunicati ufficialmente dall’ente competente per l’elaborazione statistica);
  • Prova del titolo di studio conseguito nell’istruzione superiore, vale a dire un diploma, certificato o altra prova di un titolo di formazione rilasciato da un istituto di istruzione superiore riconosciuto nel paese di origine;
  • Prova di aver soddisfatto le condizioni ai sensi di norme speciali sulle qualificazioni professionali per l’esercizio della professione indicate nel contratto di lavoro.  

I cittadini di paesi terzi con soggiorno di lunga durata o soggiorno permanente autorizzato hanno il diritto di:

  • Lavorare e svolgere un’attività di lavoratore autonomo;
  • Una formazione specialistica;
  • Istruzione e borse di studio, ad eccezione della borsa di studio statale;
  • Assistenza sociale, assegni familiari;
  • Sgravi fiscali;
  • L’accesso al mercato delle merci e dei servizi;

Un cittadino di un Paese terzo consegue i diritti ai sensi delle disposizioni della Repubblica di Croazia con i quali si regolano singoli settori.

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